Lettura del testo di Euripide “Le baccanti” a cura di Luigi Burzotta | Venerdì 18 novembre

Venerdì 18 novembre Luigi Burzotta prosegue la sua lettura del testo di Euripide “Le baccanti”,
provando a confrontare la furia distruttiva delle menadi con il fervore ragionante dei personaggi demolitori di Pirandello.

Benché incommensurabili tra loro, la foga implacabile con la quale certi personaggi ragionatori di Pirandello smontano l’immagine che l’uomo tende a costruire di se stesso, echeggia metaforicamente lo sparagmos, lo smembramento che, nell’opera ultima del tragico greco, è messo in atto dalle donne tebane invasate dal dio sul corpo dell’empio Penteo.

Il desiderio che anima i primi a demolire quel fantoccio, quel pupo, quel vano sembiante dal quale ognuno si fa rappresentare in società, non è dissimile dal desiderio che Dioniso ispira alle seconde per fare a pezzi quel rampollo che si accanisce contro i riti bacchici, perché, esercitati da folle numerose e festanti senza distinzione di sesso, di ceto e di età, minano la sua immagine di sovrano, assurto al trono di Tebe solo in virtù del volere di Agave sua madre.